Cosa mai avranno in comune pietre e Chakra? Tra le varie tecniche che aiutano il nostro corpo a ritrovare l’equilibrio, quella che utilizza le pietre sui Chakra è particolarmente affascinante. I cristalli sono usati da sempre per le vibrazioni che emettono, che influenzano l’energia circostante. I Chakra, essendo dei vortici che emanano e attraggono energia, a volte possono entrare in disarmonia, creando disagi fisici, mentali o emozionali. In questi casi, la cristalloterapia, con l’utilizzo di pietre specifici, può intervenire per riequilibrare i nostri Chakra.
Un errore comune è pensare che basta portare con sé una pietra qualsiasi per ottenerne un beneficio, come ad esempio capita spesso con l’occhio di tigre. Questa pietra è nota per le sue proprietà di protezione, ma è molto riduttivo pensare ad un cristallo in questi termini. Allo stesso modo, mettere una pietra nera nella tasca dei pantaloni per riequilibrare il Chakra della radice potrebbe non essere efficace, come ti spiegherò nell’articolo che stai leggendo. L’interazione tra energia dei cristalli e Chakra è complessa e richiede una conoscenza alquanto approfondita.
Oggi voglio portarti alla scoperta di questa incantevole realtà. L’energia non è mai statica e i cristalli come i Chakra hanno caratteristiche e vibrazione uniche. Essendo sempre in movimento, l’energia non segue la formula confezionata delle ‘7 pietre per 7 chakra’. Le pietre vanno scelte con cura e consapevolezza, in modo che i cristalli possano realmente fare la differenza, rispondendo a diverse esigenze di riequilibrio.
Cos’é il punto energetico chiamato Chakra

Il Chakra è un centro energetico, comune a pratiche spirituali e tradizioni indiane come lo yoga. I principali sono sette ed ognuno è associato a specifiche parti del corpo e a determinati aspetti emotivi e psicologici.
Questi sette centri vitali che regolano il flusso energetico nel nostro corpo sono distribuiti lungo la colonna vertebrale. Partendo dalla base della spina dorsale con il 1°, che è il Chakra della radice, arrivando alla sommità della testa con il 7° il Chakra della corona.
I Chakra possono essere influenzati e manifestare delle disarmonie, che si esprimono a livello fisico (ad esempio con dolori) o a livello emotivo (ad esempio con sbalzi d’umore). Tra le varie tecniche e pratiche che vengono utilizzate per riequilibrare l’armonia dei Chakra, possiamo trovare affidamento nel mondo affascinante dei cristalli
Infatti, le vibrazioni di pietre come i cristalli di quarzo stimolano, riequilibrano o mantengono l’energia del corpo.
Il mito delle 7 pietre per i 7 Chakra
Pensare che esistono esattamente 7 pietre per 7 Chakra è una visione troppo semplice. La varietà dei cristalli e le loro caratteristiche uniche li rendono molto versatili. Ogni cristallo, oltre alla forma, emette una vibrazione particolare. Sebbene sia comune associare una pietra a ciascun centro energetico, il legame tra cristalli e Chakra è in realtà molto più complesso e sfaccettato.
Il mito delle 7 pietre per 7 Chakra nasce dalla convinzione che esista una connessione fissa tra Chakra e pietra. Tuttavia, con il tempo si è compreso che l’energia è dinamica e quindi non può esserci una corrispondenza rigida e immutabile tra ciascuno dei 7 Chakra principali e una specifica pietra o cristallo. Vediamo quali sono i 7 Chakra principali e le pietre che possono essere utilizzate.

#1 Chakra della Radice (Muladhara)
Il suo colore è il rosso e si trova alla base della colonna vertebrale, più esattamente nella zona del perineo (pavimento pelvico). Gli organi connessi a questo Chakra sono colonna vertebrale, ossa, piedi, reni e ghiandola surrenale. La sua funzione ha a che fare con la stabilità, la sicurezza e il radicamento.
Per il suo colore solitamente vi si associano pietre rosse e nere, ma prima di scegliere quale usare, bisognerebbe realtà considerare lo stato del Chakra. Una persona poco radicata, che non conosce il proprio limite, con le estremità sempre fredde o che sente sempre freddo, potrebbe avere bisogno di una pietra come il diaspro rosso che con l’aiuto del ferro sostiene e porta calore e inoltre aiuta a definire il proprio limite. Ma se una persona presenta poca gioia di vivere, non ha gusto per la vita, allora una pietra con base carbonio, come l’onice o l’ambra, la shungite o la grafite, risulteranno più efficaci per portare gioia e vitalità.
Una pietra a base ferro come l‘ematite aiuta a contrastare gli stati di rabbia a chi non permette agli altri di avvicinarsi e a chi protegge eccessivamente il proprio spazio. La tormalina nera viene usata per dissipare le energie pesanti. L‘ametista è una pietra molto versatile e su questo o altri Chakra può essere usata quando riteniamo che ci siano cronicizzazioni come un trauma legato al radicamento o alla sopravvivenza. Anche la lepidolite si utilizza su questo Chakra in casi di mancanza di fiducia in se stessi.
#2 Chakra Sacrale (Svadhisthana)
Il suo colore è l’arancione e si trova nell’area pelvica (sotto l’ombelico). Gli organi ad esso connessi sono gli organi riproduttivi, vescica, reni e intestino. La sua funzione ha a che fare con la creatività, con le emozioni e con la sessualità.
La corniola, pietra di colore arancio, stimola la gioia, il coraggio, il rilascio dell’energia creativa e sessuale, infatti la utilizziamo su questo Chakra quando la persona non è cosciente del suo problema o vive “come se avesse il pilota automatico” e facendo le cose senza passione. Pietre come la calcite gialla, la selenite o il gesso si utilizzano per persone che non trovano energia per prendersi cura di se stesse o che incolpano gli altri per i loro disagi. Qui sfruttiamo l’energia combinata dell’elemento carbonio che dona gioia e quella del calcio che aiuta a smussare le rigidità.
Possono essere utili pietre come il lapislazzuli o l’angelite in diversi casi: per chi non riconosce il proprio valore, per chi manifesta il bisogno di stare sempre al centro dell’attenzione o per chi si aspetta che gli altri soddisfino le sue necessità. Inoltre, la celestina può essere di supporto all’individuo per affrontare un periodo di cambiamenti difficili da metabolizzare.
#3 Chakra del Plesso Solare (Manipura)
Il suo colore è il giallo e si trova nella zona dello stomaco due dita sopra l’ombelico. Gli organi ad esso connessi sono lo stomaco, il pancreas, il fegato e l’intestino. La sua funzione ha a che fare con il potere personale, l’autostima e l’energia personale.
Il Chakra del Plesso Solare per il suo colore è spesso associato con pietre come il quarzo citrino. In effetti, questo quarzo serve da sostegno a chi non riesce a trovare la propria identità, a chi si identifica con l’altro o con un ruolo oppure a chi cerca sempre l’approvazione dei suoi pari. All’opposto, chi vuole stare da solo e in maniera struggente si ammala con malattie anche gravi come le sindromi autoimmuni, può ricevere supporto da una pirite che porta stabilità grazie alla sua struttura cubica e alla sua composizione a base di ferro.
Disarmonie legate al terzo chakra comprendono anche le maschere che si usano per nascondere una ferita, come il narcisismo, l’abbandono e la rabbia. Quando si tratta di emozioni che possono creare disagi nelle relazioni (come una rabbia repressa verso il maschile di cui non si è pienamente coscienti), pietre come malachite e fuxite supportano il nostro equilibrio legato al potere personale e alla nostra individualità.
Un’avventurina è d’aiuto per supportare depurazioni e disintossicazioni specialmente legate al fegato.
#4 Chakra del Cuore (Anahata)
Il suo colore è il verde e si trova al centro del petto nella zona del cuore. Gli organi ad esso connessi sono il cuore, i polmoni e il timo. La sua funzione ha a che fare con l’amore, la compassione e l’equilibrio emotivo.
Il Chakra del Cuore è la via di mezzo tra i tre Chakra inferiori e i tre superiori. Questo è il centro dell’amore incondizionato ed ha a che fare con il dare e il ricevere, la qualità delle relazioni con gli altri e il riconoscimento dell’amore per se stessi e per gli altri. La pietra per eccellenza associata al chakra del cuore è il quarzo rosa, detto anche armonizzatore del cuore. Un cuore ferito che non vuole più amare può trovare giovamento con la giada verde, che aiuta ad aprire e a guarire anche vecchie ferite.
Il salgemma, invece, ci aiuta quando abbiamo bisogno di contenere eccessi, quando si è troppo accoglienti e nelle false aperture. Se ci sentiamo troppo invasi dall’esterno, la sodalite può aiutarci a recuperare la nostra autenticità e chiarezza interiore, come un ancora che ci impedisce di essere trascinati via dalle onde della vita.
#5 Chakra della Gola (Vishudda)
Il suo colore è l’azzurro e si trova nella gola. Gli organi ad esso connessi sono la gola, la bocca, le orecchie, il collo e la tiroide. La sua funzione ha a che fare con la comunicazione, l’espressione e la verità.
Pietre di colore azzurro, come il calcedonio blu, in passato venivano associate alla calma e alla connessione spirituale. Infatti, questo è il primo dei Chakra superiori e un suo squilibrio può manifestarsi con la convinzione erronea di usare bene la parola. Per favorire una sana comunicazione può esserci d’aiuto il quarzo blu o il calcedonio blu. Quest’ultimo aiuta a far fluire la parola in caso di balbuzie.
Il quarzo blu ci viene in aiuto anche nei casi in cui la parola è paralizzata, vorremmo dire qualcosa ma le parole non escono. Se al contrario tendiamo a parlare troppo e non riusciamo a fermarci, la cianite può fornire un valido supporto. L’acquamarina è adatta per chi ha paura ad esprimere la propria verità, ma proprio come le onde del mare la nostra verità merita di fluire liberamente.
#6 Chakra del Terzo Occho (Ajna)
Il suo colore è indaco, si trova al centro della fronte fra le sopracciglia. Gli organi ad esso connessi sono il cervello, gli occhi e il sistema nervoso centrale. La sua funzione ha a che fare con l’intuizione, la visione interiore e la consapevolezza.
Quando il Chakra del Terzo Occhio è disarmonico si possono manifestare tendenze ad identificarsi troppo con credenze religiose o ad avere idee fisse. Questa distorsione non sempre viene riconosciuta dalla persona, che può sentirsi guidata da un credo senza avere consapevolezza interiore. Usando i cristalli di quarzo, può aiutare a riconnetterci con il nostro io interiore. Le loro vibrazioni pure, agiscono come strumenti per andare oltre le sovrastrutture mentali e le credenze, riportandoci ad una consapevolezza autentica di noi stessi. Tali cristalli, supportando l’individuo a riconoscere la propria verità interiore e a non affidarsi a credenze esterne per ristabilire il suo equilibrio energetico e a connettersi profondamente con la propria essenza.
Quando siamo sopraffatti da meccanismi indotti o da condizionamenti esterni, ci vengono in aiuto l’angelite o la selenite. Queste pietre possono essere usate anche in caso di pensiero fisso o pesante.
#7 Chakra della Corona (Sahasrara)
Il suo colore è viola o bianco, si trova alla sommità della testa. Gli organi ad esso connesso sono il cervello e la ghiandola pineale. La sua funzione ha a che fare con la connessione spirituale, la saggezza e l’illuminazione.
Solitamente distorsioni di questo Chakra sono più rare, spesso basta riequilibrare quelli precedenti per avere il settimo Chakra in equilibrio. In ogni caso, se troviamo che sia fortemente disarmonico possiamo utilizzare un quarzo ialino (Cristallo di Rocca) e l’ametista per promuovere la connessione spirituale.
Equilibra la tua energia: Il tuo percorso con i cristalli e i Chakra
Capire che cristalli e Chakra sono strumenti potenti, ma al tempo stesso flessibili, apre la porta a un viaggio di crescita personale e spirituale. Ogni cristallo e ogni Chakra sono come una mappa da esplorare, offrendo infinite opportunità di connessione e scoperta. Ti invitano a riscoprire e coltivare la tua energia più autentica.
Quando il cristallo entra in contatto con un Chakra la sua vibrazione può essere in grado di riequilibrare o potenziare quella frequenza. Non esiste una pietra giusta o sbagliata, ma piuttosto che scegliere un cristallo in base al colore del Chakra, è preferibile focalizzarsi sulle specifiche esigenze manifestate in quel Chakra.
Una modalità di scelta dei cristalli è sicuramente la scelta intuitiva. È bene seguire il proprio intuito quando ci sentiamo attratti da una pietra, che potrebbe essere quella giusta per noi in quel momento. In caso di dubbio puoi sempre contattarmi per una consulenza o se vuoi sperimentare un trattamento di persona.
Inizia oggi a connetterti con la vibrazione unica dei cristalli e lascia che la loro energia ti accompagni verso una consapevolezza sempre più profonda. Il cammino verso l’armonia interiore è in continua evoluzione: abbraccia nuove esperienze e lascia che i cristalli siano i tuoi compagni in questo viaggio di trasformazione.
ATTENZIONE! La Cristalloterapia non è un trattamento medico e non sostituisce la consulenza o il trattamento di un professionista sanitario. Si consiglia di consultare il proprio medico prima di intraprendere qualsiasi trattamento di Cristalloterapia, specialmente in condizioni mediche presenti o dolore persistente. Lo scopo della Cristalloterapia è di supporto al benessere generale.
Domande Frequenti
Quali sono le pietre per i chakra?
Esistono diverse pietre associate ai sette chakra principali, ognuna con proprietà energetiche uniche. Ad esempio, l’ametista per il settimo chakra, il quarzo rosa per il quarto, il corniola per il secondo, e il diaspro rosso per il primo. Ogni pietra aiuta a bilanciare e armonizzare l’energia di un chakra anche in base alle esigenze specifiche.
Come usare le pietre per i chakra?
Le pietre per i chakra possono essere usate in vari modi: posizionandole direttamente sui chakra durante una meditazione, portandole come gioielli o tenendole vicino al corpo per un supporto energetico continuo. L’importante è scegliere la pietra in base alle necessità energetiche e meditare o rilassarsi con essa.
Quali pietre usare per i chakra?
Ogni chakra ha esigenze specifiche e le pietre vanno utilizzate in base alla disarmonia del momento. Le pietre le possiamo usare: per il loro colore, per la loro struttura o per i minerali di cui sono composte. La scelta dipenderà dalla disarmonia che si sta manifestando al momento.
Dove posizionare le pietre per i chakra?
Le pietre vanno posizionate direttamente sui chakra da trattare, durante una meditazione o una sessione rilassante. Ad esempio, il quarzo rosa può essere posto sul cuore (quarto chakra), mentre l’ametista va sulla sommità della testa (settimo chakra). Ogni pietra va collocata sulla zona del corpo che corrisponde al chakra da trattare.
Quali pietre per i chakra?
Le pietre per i chakra variano in base alla loro energia. Alcune delle pietre più comuni sono l’ametista per il settimo chakra, il quarzo rosa per il quarto, e il lapislazzuli per il quinto. Ogni pietra aiuta ad allineare, bilanciare e purificare l’energia dei chakra, promuovendo il benessere fisico e mentale.